Le ultime sono state settimane movimentate tra scadenze impellenti e le consultazioni elettorali. Nonostante ciò, ci aspettano ancora molte novità e aggiornamenti sul fronte Superbonus 110%, tra possibili proroghe e modifiche. Risulta opportuno, perciò, tirare le fila rispetto allo stato dell’arte ad oggi: in questo articolo, quindi, analizzeremo la situazione attuale.
Bonus 110%: qual è la nuova scadenza?
Per quanto riguarda le villette unifamiliari, la scadenza per il completamento dei lavori risulta essere ancora il 31/12/2022. La scadenza per il raggiungimento di almeno il 30% dei lavori era il 30/09/2022: di conseguenza, da ottobre non possono più partire progetti ex novo.
Si sta già parlando di possibili ulteriori proroghe ma, allo stato attuale, le famiglie possono indirizzare le proprie valutazioni solamente su Ecobonus e altre tipologie di bonus minori, meno roboanti e allettanti del 110%; questi bonus, tuttavia, permettono certamente più margini di manovra e risparmi comunque significativi.
Le villette plurifamiliari e condomini, invece, hanno tempo fino al 31/12/2023 per completare i lavori legati al Bonus 110%. Negli anni a seguire, infatti, è prevista una graduale diminuzione dell’aliquota, che già nel 2024 dovrebbe abbassarsi al 70%.
In questa particolare seconda categoria non vi rientrano solamente i grandi condomini – dove spesso risulta complesso trovare la quadra tra tutti i condomini e le modalità di finanziamento del progetto possono essere solamente quelle dello “sconto in fattura” – ma, anche soluzioni più gestibili dove la presenza di unico proprietario o pochi proprietari è un elemento di semplificazione notevole.
Bonus 110%: quale modalità scegliere?
La consapevolezza della dimensione economico-finanziaria dei progetti legati al Superbonus 110% è infatti elemento derimente per la reale attuazione dei lavori: infatti, tanto più cresce il numero di soggetti coinvolti, tanto più i tempi rischiano di allungarsi fino anche al naufragio dell’iniziativa.
Per quelle che sono le attuali situazioni di mercato, la soluzione più flessibile, e spesso l’unica attuabile, è quella di prevedere l’anticipo da parte dei proprietari dell’investimento per la realizzazione dell’intervento di riqualificazione, con la necessità di un capitale iniziale e la possibilità di avere una spinta “in corso d’opera” grazie alla cessione del credito a soggetti finanziari.
Su questo ultimo aspetto si segnala un sostanziale miglioramento del contesto normativo e di mercato della cessione del credito: infatti, grazie alla modifica apportata dal Decreto Legge 17 maggio 2022, n. 50 (Decreto Aiuti), convertito con modificazioni dalla Legge 15 luglio 2022, n. 91, sembra che si stiano cominciando a produrre i primi contratti di cessione tra banche e grossi utenti non consumatori e la riapertura al pubblico di Banche prima “bloccate”.
Superbonus 110%: cosa fare?
Alla luce della situazione attuale, possiamo sicuramente affermare che è il momento adatto per accelerare e sfruttare al massimo gli incentivi, avviando un serio studio di fattibilità del proprio immobile che comprenda opzioni realizzative, tempi e costi attesi per la realizzazione del progetto. In particolare, può essere il momento giusto per dare un’accelerata alle situazioni di plurifamiliari di 2-5 unità che per tipologia e dinamiche possono essere quelle più agevolate dell’attuale sistema.
Oggi più che mai la riqualificazione del proprio immobile può comportare un risparmio diretto in bolletta davvero tangibile, oltre alla garanzia di una maggiore indipendenza energetica. Quindi, è consigliato affidarsi ad esperti, come quelli di MyEcoBonus.it, che possono aiutarti nella realizzazione del tuo progetto.