Importanti novità sulla cessione del credito, grazie alla nuove regole introdotte dal D.L. 50/2022, c.d. decreto Aiuti, le banche potranno cedere il credito ai propri clienti professionali.
Ora che le banche possono beneficiare di una cessione del credito libera e per singole rate annuali, il mercato dovrebbe riprendersi: ci si attende un miglioramento rispetto agli ultimi mesi, dove si era assistito a rallentamenti e momentanee sospensione dell’attività da parte degli Istituti finanziari.
Novità cessione del credito: cosa dice il Decreto
L’art.14, comma 1. lett. b) del decreto Aiuti, dispone che:
“Alle banche, ovvero alle società appartenenti ad un gruppo bancario iscritto all’albo di cui all’articolo 64 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, è sempre consentita la cessione a favore dei soggetti clienti professionali(.) privati che abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la banca stessa, ovvero con la banca capogruppo, senza facoltà di ulteriore cessione”.
Per effetto di tale disposizione, le banche non dovranno attendere più la quarta cessione per trasferire il credito ai propri correntisti. La cessione potrà essere effettuata in favore dei clienti professionali anche prima della 4° cessione, introdotta in precedenza dal D.L. 17/2022, c.d. decreto bollette, post conversione in legge.
Ad oggi, la cessione del credito deve rispettare le seguenti regole:
- la prima cessione può essere effettuata nei confronti di qualsiasi soggetto anche se non ha nulla a che fare con i lavori che hanno generato la detrazione;
- la 2° e la 3° solo nei confronti di banche, altri intermediari finanziari e società appartenenti a un gruppo bancario iscritti nei rispettivi albi tenuti dalla Banca d’Italia (articolo 106 e articolo 64, Dlgs n. 385/1993) o imprese di assicurazione autorizzate a operare in Italia;
- la quarta cessione può essere effettuata dalla banche in favore dei propri clienti professionali.
In tale ultimo punto, si intendono per clienti professionali:
- imprese di investimento;
- altri istituti finanziari autorizzati o regolamentati;
- imprese di assicurazione;
- organismi di investimento collettivo e società di gestione di tali organismi;
- fondi pensione e società di gestione di tali fondi;
- i negoziatori per conto proprio di merci e strumenti derivati su merci;
- ecc.
Novità cessione del credito: cosa cambia
Anche Cassa depositi e prestiti ha ripreso ad accettare i crediti edilizi, mentre sta facendo notizia il nuovo impulso che Intesa San Paolo ha dato all’attività con la pubblicazione di un nuovo foglio informativo (23 maggio del 2022) riguardante anche altri bonus edilizi per i quali, nei limiti previsti, è prevista la cessione del credito fiscale (Bonus Facciate, Bonus Ristrutturazione, Ecobonus).
Certamente, nell’analisi delle condizioni economiche d’acquisto, si assiste a una riduzione della percentuale riconosciuta al cedente. Questo è sicuramente frutto del contesto macro-economico che sta vedendo un innalzamento dei tassi di interessi e le pressioni inflazionistiche globali.
Buone notizie, quindi, per chi sta affrontando un intervento di riqualificazione energetica del proprio immobile: riparte il meccanismo della cessione del credito, che più di tutti ha agevolato in questi due anni la realizzazione di importanti interventi sul patrimonio edilizio residenziale nazionale.