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Troppo tardi per il 110%? L’importanza dei bonus 50% e 65%

L’efficientamento energetico degli edifici italiani è ormai diventato importantissimo per il Governo. Con la notizia della mancata proroga del Superbonus 110% per le villette unifamiliari però, molti possibili fruitori dell’incentivo possono ancora correre ai ripari e rivolgersi ad altri tipi di bonus, come il 50% e il 65%. Vediamoli insieme.

Entrambi i bonus potranno essere richiesti fino al 31 dicembre 2024. La differenza con il 110% sta principalmente nel fatto che non è necessario il salto di due classi energetiche dell’edificio. Lo scopo degli interventi rimane quello di ridurre le emissioni inquinanti e lo spreco energetico. Eppure per ottenere un beneficio è necessario che un tecnico abilitato fornisca una certificazione sull’intervento oggetto della richiesta e che siano eseguiti alcuni tipi specifici di lavori. Ecco quali. 

Per una detrazione del 65% è possibile effettuare la coibentazione dell’involucro opaco della casa, l’installazione dei collettori solari per produrre acqua calda, la sostituzione degli impianti di raffrescamento e riscaldamento con un sistema a pompa di calore, la montatura di sistemi di automazione della climatizzazione e del riscaldamento, inserimento di un impianto fotovoltaico.

L’incentivo del 50% invece permette di eseguire altri tipi di interventi. Alcuni di essi sono l’installazione di infissi e schermature solari, posa degli impianti di climatizzazione, sostituzione di vecchie caldaie con quelle a biomassa o a condensazione, lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, interventi di restauro e risanamento conservativo. In questo caso il massimo di spese sostenute ammonta a 96mila euro.Anche quest’anno per tutti gli aventi diritto agli incentivi, ovvero persone fisiche, enti pubblici e privati non commerciali, professionisti e titolari di reddito d’impresa, è possibile risparmiare sin da subito e fruire della cessione del credito. Se invece si vuole richiedere la detrazione tramite dichiarazione dei redditi, il rimborso avviene con un piano di pagamento dilazionato in dieci anni.

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